L’amalgama d’argento è un materiale usato in odontoiatria da circa 150 anni per eseguire otturazioni di denti cariati. E’ formata da alcuni metalli che triturati finemente e amalgamati tra di loro (da qui il suo nome) creano il materiale resistente e duro che tutti conoscono.
Le critiche
Questo materiale è stato ampiamente criticato vista la presenza (in quantità comunque minime) di mercurio che sappiamo ormai tutti essere considerato tossico (ricordiamo la rimozione dal commercio dei vecchi termometri a mercurio).
Questo metallo (il mercurio) a temperatura ambiente si trova allo stato liquido e tende a creare vapori di mercurio altamente tossici per l’organismo umano.
Per questo motivo si è voluto indagare sulla sua sicurezza nelle otturazioni in amalgama usate in odontoiatria. Si è indagato sia sulla sicurezza per il paziente portatore di otturazione, sia per quella del personale odontoiatrico che maneggia l’amalgama che sulla sicurezza ambientale nello smaltimento di tale materiale. Allo stato attuale dell’EBD (Evidence Based Dentistry), nonostante ne siano state fatte moltissime, nessuna ricerca è riuscita a dimostrare degli effetti collaterali sull salute delle persone a contatto con le otturazioni di amalgama d’argento.
Alcuni critici hanno ipotizzato la correlazione con malattie come il morbo di Alzheimer o la Sclerosi Multipla ma anche queste non sono mai state dimostrate.
Un dentista americano ipotizzando queste correlazioni, aprì uno studio odontoiatrico in cui sostituiva le otturazioni in amalgama con otturazioni in composito lucrando a discapito dei pazienti fiduciosi. Questo professionista è stato condannato da un tribunale per “malpractice” e la sua abilitazione professionale (la possibilità di lavorare come dentista) ritirata.
Queste polemiche nate negli Stati Uniti, ormai superate in quel continente, sono ora sbarcate in Europa e in Italia creando un allarmismo infondato.
Utilizzi attuali
Attualmente l’amalgama d’argento in odontoiatria è permessa dal ministero della salute con la sola esclusione di donne in gravidanza e bambini sotto i 6 anni d’età. Ora come ora sono anche cambiate molto le modalità di gestione di questo materiale volte soprattutto ad assicurare la minima dispersione possibile di mercurio e del suo vapore nell’ambiente. Potete dunque dormire sonni tranquilli!